Disconnetti Il Potere |
Televisione o teleinvasione, cattolica o catodica la nuova religione, cassone di parole e di figure in movimento spesso prive di emozione o di un qualunque sentimento: attento! Che l'incedere è deciso dell'ondata d'idiozie che s'infrange sopra al viso di chi spera, attende, dalle altrui labbra pende: o tiri su le maniche o cali la mutande!
Fiumi di parole, torrenti di eventi che lenti insidiano le menti delle genti rendendole impotenti, sterili e incoscienti, come salici piangenti in mezzo al turbine dei venti. E questa è la realtà: unica, tragica, storica, priva di retorica, figlia dell'America, isterica discarica di oniriche illusioni che ci appaion paradisi ma che invece son gironi infernali di emozioni artificiali, dove lacrime di gioia e di dolore sono uguali, banali, formali, sagome piatte, bidimensionali. Quinte di un teatro permanente, di un circo di fenomeni formato dalla ggente, secondo quella logica - appresa dai Latini - che il pane e gli spettacoli ci rendono agnellini, miti, passivi, inoffensivi, privi del bisogno d'accertarci d'esser vivi.. Siamo cani sperimentali di Pavlov, la cui salivazione vien dalla televisione controllata, manipolata, pianificata, secondo il palinsasto che prevede la giornata: comincia dal mattino, fino alla sera, l'isterico pigiare delle dita sopra alla tastiera del telecomando, scettro esecrando, ora accelerando.. ora rallentando.. E'lui che ci comanda in questa sarabanda di opinioni di fantocci, basta scegliere la banda: UHF, VHF, occasioni di beffe ce ne sono a bizzeffe... Basta! Ribellarsi è un dovere.. Disconnetti il potere...