Sono lo specchio
alla cui immagine vorresti assomigliare, il vaso di Pandora che vorresti scoperchiare per
entrarci dentro e restarvici rinchiuso, lontano da quel mondo in cui ti senti intruso ed
invisibile. Dentro a un' automobile, fermo in un ingorgo ad uno svincolo, il tuo sguardo
immobile appoggiato sopra al finestrino col calore oscilla ed un perfetto estraneo che
manco t'assomiglia t'osserva: vuoto, occhi vuoti come fuochi spenti, la faccia di chi
proprio non ha niente da dirti o da darti ti sfiora facendoti paura... ma è solo la tua
immagine nel tuo retrovisore... Click ! Pigiami il grilletto, per favore, ti proporrò un
affare irrinunciabile: un biglietto sola andata di vacanza dalla tua coscienza, non ti
sembra irresistibile? Pensa... Anzi lascia fare a me che me la cavo meglio, i cervelli li
maneggio come voglio (è il mio ramo): io li squaglio e li modello coi miei pollici e loro
alzano gli indici e poi ricominciamo. E già lo sai che con la pulsantiera in mano anche
stasera avrai il potere di disporre tutti i cari a forma di famiglia vera, ti metterò a
tacere l'alveare che c'hai in testa, e se sarai sincero e non farai più resistenza saprò
ricompensarti, quindi adesso siediti ed ascolta attentamente quel che voglio dirti: non
sono mica ordini, son solo dei consigli...
Ed ora guarda un po' chi vive meglio...
Ti dico quel che vuoi, ti mostro come sei: accendimi la bocca e ti vedrai nel mondo
nella scatola e vivere una favola potrai se resterai a casa senza uscire mai...
Sentito? Non ho finito: sono pratica e indolore ed il mio smercio è consentito, la dose
media è libera, come la mia voce che è fatta di colori ed è per questo che ti piace! Io
ti parlo agli occhi e tu rispondi spalancandoli, come fa un bambino quando tocca una
girandola che gira di continuo: 24 ore al giorno tutto l'anno, e non ti prendo in giro,
sono gli altri che lo fanno! Sondo i tuoi pensieri più nascosti, rovisto fra i tuoi gusti
a caccia di emozioni da sottrarti e riproporti in massicce razioni di finzione
interpretata da doppioni ossigenati con la faccia di cartone. Sipario! Piazzisti ad ogni
orario, maitresses ingioiellate con le protesi mammarie, gobbi, nati stanchi,
soubrettine-coscia-lunga-pronte-all'-uso, opinionisti bianchi, rossi, neri e verdi, in
tutte le nuances che fan pendent con la poltrona in voga, quattordicenni qua e là come
lattuga, case in cui c'è sempre festa, piazze in cartapesta, l'ospite che alza più gli
ascolti resta, minigonne, Madonne emostatiche e non a profusione, e in una apoteosi il
Cupolone - combinazione.. - e ti do pure un posto fisso alle partite di pallone...
Reclame!
Sangue? La mia specialità, te ne faccio veder fiumi: facevo il Colosseo un paio di
millenni fa. Intere o a pezzi incluse le frattaglie spaccio storie d'ogni sorta, complete
di dettagli e figli morti, contorti psicodrammi esistenziali e passioni turbolente,
torbide ossessioni con amanti, parenti, Isso, Essa e o' Malamente, tutti insieme a
vendicarsi, ma appassionatamente. Mostro i visceri e miscelo cronaca e spettacolo, impasto
e servo caldo - ..è pronto a tavola... - Come uno stormo di avvoltoi sulla carogna il mio
pubblico s'affolla: e proprio come ai tempi di Caligola mi basta dare all'occhio la sua
parte per darti l'illusione che tutto vada bene, anzi benone se non meglio: ti voglio bene
proprio come a un figlio, componi questo numero e ti riempio il portafogli! E se ti senti
solo chiamami, se vuoi confessati, t'ascolterò ad orecchie tese per meglio comprenderti
ed assolverti, invitandoti nel mio salotto buono ed incantandoti, quasi come un disco
sullo stesso suono... Dai, regalami quel cruccio che ti porti chiuso in petto tutto il
giorno, la notte a letto con il buio intorno aspetti l'occasione adatta a far sentire la
tua voce nel tuo quotidiano inferno. E quello che mi piace è che mi ascolti pure se ti
parlo con la faccia di chi t'assomiglia, che non è certo bella ma è sincera. Le storie
sono paccottiglia rosa, gialla e nera: un po' Cronaca Vera un poco Gente io non ti dico
niente, però te lo ripeto lentamente, con tono dissuadente t'arravoglio in un imbroglio e
non ne scappi più e cedi in blocco la tua identità alla tv. Seguimi, fermati, girati,
adesso togliti la benda e osservami: fa attenzione perché ora sei target davanti al mio
plotone, e l'hai voluto quel tuo posto in prima fila, coglione...