SOLO PER TE |
Un fiume di parole che non sanno dove andare, riuffiane
come un gatto che si fa accarezzare, mi nuotano nella testa e poi mi scendono
nella gola e vogliono essere sentite da una persona sola, una persona sola che
le sappia capire, che sappia catturare tutte quello che hanno da dire, qualcuno
che le prenda per poterle conservare, qualcuno cui poterle dedicare.
Di certo non importa quanto tempo è durato ma è sembrato abbastanza, non ha
mai pensato quante cose abbiamo fatto, a quanto, si è parlato, e quanti notti
in bianco che abbiamo passato, notti di discorsi, notti, di stronzate, di sesso
di rimorsi di litigate, al sapore di birra, nutella e biscotti, di sudore, di
letti bagnati e disfatti, mi piacevi sai, quando ridevi mi piaceva anche il modo
in cui fottevi e godevi e adesso e tutto lontano, finito diciamo, ho avuto un
paio di storie, da quando non ci sentiamo sono ritornato alle mie vecchie
convinzioni e le donne le uso solo come svuota coglioni, girando parecchio
rappante, con un D.J per amico è un microfono per amante, ma ricordo quella
volta quando il meglio abbiamo dato, alla fine ero distrutto e ti ho cercato, è
stato automatico non lo capisco ancora, non avevo più pensato a te, prima, di
allora, ed è stata quella notte che ho pensato questo testo non capivo il
motivo ma sentivo che farlo era giusto, perché ti sono grato di ciò che hai
insegnato e di ciò cha hai imparato l’ho creato, e forse non è gran chè, ma
è fottutamente vero ed è solo per te. E' solo per te. Ed è solo per te. Solo
per te.
Solo per te, credimi, è un fatto strano dedichiamo, imitiamo questo brano stai
attenta, non fraintendere il mio intento, non sto piangendo, sto solo
riflettendo, uso questo ritmo lento come accompagnamento al mio commento
differenza di chi è senza palle, che non componimento, piangon perché hanno
perso la donna o ciò che chiamano amore, che cos’è questo amore se no uno
scambio di interessi che pone le fondamenti su una serie di compromessi già e
tu lo sai bene, che questa non, è una di quelle cantilene tanto care alla
nostra tradizione, l’italiana, sfigata canzone, fatta di smelate spremute di
cuore, che a quelli come noi fanno solo vomitare, quelli che hanno preso troppi,
calci in culo, quel tipo di calci che ti rende il cuore duro e ti insegna a
prendere senza dare a offendere e ad usare e poi picchiare, ed ecco la
differenza che ho notato, con te ho preso, ma ho anche dato e così solo per te
sto parlando adesso, solo per te, rimo questo pezzo. Solo per te. Solo per te.
Solo per te.
Le cose importanti sono difficili da dire, le parole, le rendono stupide e
piccole, e poi non sono bravo a descrivere ciò che sento, specialmente, su
questo argomento, mi conosco, e so che mi sarei dimenticato, di quello che c’è
stato un segno ho lasciato una cosa che di fare non mi sarei mai sognato, e di
cui tempo fa mi sarei vergognato, ma non capita tutti i giorni di incontrare,
una tipa che ti ascolta prima di parlare, che ama quello che ami, che odia
quello che odi, che non passa la vita davanti lo specchio, che non te la fai, in
un momento, che non gli frega del tuo aspetto ma che ti guarda dentro e che ha
una faccia da gatta quando ti guarda ma se si incazza sa essere crudele
bastarda, che in tutto quello che fa e stilosa originale, che se stai con lei ti
fa sentire un po' speciale, che quando si da, lo fa con calore, che non scopa mai
ma fa solo l’amore e così e col mio segno il mio ricordo ritmato sputato, su
questo giro di basso e qui lo lascio per ogni volta, che lo vorrai sentire ed è
solo per te e per chi lo sa capire. E solo per te. E solo per te. Solo per te.
Ciao.